Sferruzzare fa bene alla salute. Lavorare a maglia, intrecciando i punti uno dopo l’altro per trasformare i gomitoli in sciarpe, maglioni e cappellini, è un po’ come recitare un mantra. Come meditare o pregare: il cuore rallenta, la pressione cala, i muscoli si distendono e lo stress se ne va. “La ripetizione automatica e ritmata del gesto dell’intrecciare i punti, come la ripetizione di una parola, una frase, un suono o un’attività fisica – spiega Emanuela Mancaglia, psicologa dell’Istituto clinico Humanitas di Rozzano (Milano) – esercita una risposta di rilassamento con diminuzione del battito cardiaco, della pressione sanguigna e della tensione nervosa. L’esperta cita in particolare uno studio dell’università di Harvard: “Il lavoro a maglia è assimilato agli effetti della meditazione o della preghiera nel permettere il libero fluire dei pensieri. Pare infatti che la qualità ritmica e ripetitiva dell’intrecciare i punti, insieme al tintinnio dei ferri, possa somigliare a un mantra calmante”. Lavorare a maglia, insomma, è un toccasana contro le tensioni. Secondo gli scienziati favorisce una serie di reazioni chimiche nel nostro sistema nervoso, che inducono il rilassamento e danno una sensazione di tranquillità. Non solo. Srotolare matasse e farne maglioncini dà anche soddisfazione e può migliorare la considerazione di sé: “Raggiungere l’obiettivo che ci si è prefissati nel lavoro a maglia può aiutare a rafforzare l’autostima – riflette Mencaglia – come qualunque meta raggiunta con costanza e perseveranza”, dice. E nell’era della parità tra i sessi, vera o presunta che sia, lo ‘sferruzzo’ diventa un passatempo adatto anche a lui. “Credo che non esista nessun divieto per gli uomini che si sentono di intraprendere questo tipo di attività – afferma la psicologa – La difficoltà, al massimo, è legata più al rompere degli stereotipi riferiti a ruoli sociali, in cui questo tipo di passatempo è svolto prevalentemente dalle donne”, riflette. In generale, conclude, lo ‘knitting’ è consigliato “a tutti quelli che provano il desiderio di staccare dalla quotidianità, che vogliono rompere i ritmi frenetici e che cercano tranquillità. L’unica nota negativa è la postura ‘forzata’ da mantenere durante il lavoro, che in presenza di problemi alla colonna vertebrale, alle spalle, al rachide cervicale o alle mani e ai polsi, potrebbe peggiorare la sintomatologia”. E’ adatto alle donne in dolce attesa, mentre sferruzzano, creando maglioncini o scarpine per il nascituro, devono stare attente alla postura ma siamo sicure che sarà un piacevole momento di puro relax. Fonte (ADN Kronos 2009)
Tratto da volabimbo.wordpress.com

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