sabato 29 marzo 2014

Fashion knit week!




Chi dice che il knit sia un argomento da "nonnine" ?

Il knit sta contagiando anche le passerelle più importanti del mondo !


Da Londra, la London Fashion Week ospita molti stilisti emergenti che vanno sicuramente tenuti d’occhio. L’edizione appena passata si è tenuta dal 14 al 18 Febbraio e, tra una passerella e l’altra, si è fatto notare il trio di stilisti (Sid Bryan, Joe Bates e Cozette McCreery) che sono l’anima di Sibling, brand dedicato proprio al knitwear.
Oltre alla maglia, stracciata in uno stile tra il punk e il post-apocalittico, con capi che apparentemente sarebbero stati perfetti per le comparse di un Mad Max qualsiasi ma che, in realtà, sono studiati al punto da aver richiesto ognuno un centinaio di ore per essere realizzato, troviamo anche delle gonne di pizzo all’uncinetto dai colori anni ’80, indubbiamente sexy ma, magari foderate, più facili da indossare nella quotidianità inurbata. Ispiriamoci e iniziamo i lavori per l’estate!


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mercoledì 26 marzo 2014

Lana Metropolitana




Quando lavoriamo a maglia, ci rilassa il gesto, ci rilassa il rumore del ferro che batte sull'altro, sia esso di legno , di metallo o di plastica. Ma uno dei piaceri è il contatto con il filo!
La lana è un materiale caldo, che richiama la tenerezza, la dolcezza e quindi l'accoglienza, la lana trasmette empatia!

Non è quindi banale la scelta del filato.

Oltre alla lana ci sono filati di cotone, viscosa, con componenti di seta o di lino. E per ciascuna di queste fibre ci sono mille varianti, dal colore alla tecnica di filatura.

Sul web ho trovato addirittura una Lana metropolitana!!!

Già perché proviene da pascoli che si trovano ..... a Londra!
Avete capito bene, direttamente dalla Isola dei cani di Londra.

Sul sito slowear.com ( vi consiglio di visitarlo, è molto elegante e creativo) ho visto pubblicata la promozione della lana di Mudchute park and farm. Una lana prodotta in quantità limitata e acquistabile on-line.

( see more at: http://www.slowear.com/it/lana-metropolitana/)

domenica 23 marzo 2014

Reperto #3: un cappellino di lana


Riporto dal sito leparole.terre.it un racconto di Francesca Scotti: ....



"Non solo quel cappellino è mio, ma era anche il mio preferito quando ero piccola" dico a mio fratello, chinandomi sopra la sua testa. "Non è tuo, hai capito?"
Mamma ha ricevuto una telefonata sul cellulare così si scansa dalla carrozzina e mi fa cenno di spingere.
"I paraorecchie a forma di orso me li aveva aggiunti la nonna. Tu non l'hai neanche conosciuta la nonna. Sapessi che torta di mele deliziosa faceva."
Mio fratello e io abbiamo cinque anni di differenza. Gli parlo dall'alto, lui è bloccato dai lacci del passeggino e cerca di girarsi per guardarmi. Ma io cerco di nascondermi, mamma ride al telefono mentre continuo a spingere.
"Me ne dava sempre due fette, con un bicchiere il latte e cioccolato." Mio fratello piagnucola, io scuoto un po' il passeggino. "Zitto" sussurro. Lui afferra il cappellino, lo butta per terra.
"No cappellino, voglio la torta!"
Se mi fermo la mamma si accorge, così vado oltre, passo sopra gli occhi dell'orso, una ruota schiaccia la lana.
Mamma mette il telefono in borsa. 
"Eccoci a casa!"
Va da mio fratello per liberarlo dal passeggino. 
"Che fine ha fatto il cappellino?"
Faccio una sceneggiata: non solo quello era il mio cappellino, ma era anche il mio preferito. Era un ricordo della nonna.
"Perchè lo hai dato a lui?" dico tra i singhiozzi.
Mamma mi abbraccia.
"Ora calmati"
La stringo, le piango su una spalla: "Mi compri la torta di mele come quella che faceva nonna?"
"Va bene, quando torna a casa papà esco a prenderla."
Penso alla nonna, al mio cappellino, e al buio.
"Però a lui niente torta, così impara."


© testo e foto Francesca Scotti




Perché "Oggetti ritrovati"?
Gli oggetti persi o abbandonati mi incuriosiscono. Un guanto in mezzo alla strada non è solo fuori posto, sembra anche più ingombrante. Un orecchino con gemme di vetro che brilla nell’erba pare più prezioso e un frigorifero in fondo a una scarpata è inquietante. Forse queste sensazioni nascono dalle storie che avvolgono gli oggetti. Oggetti che per qualcuno sono diventati un fantasma, un’assenza, ma che per me che li incontro rappresentano l’ingresso a un mondo nuovo. Ed è proprio questa la strada che desidero prendere: raccontare le loro storie. Inventate, certo. O forse suggerite. 
(Nessun oggetto è stato maltrattato o volutamente abbandonato per la realizzazione di questi post).

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sabato 22 marzo 2014

Fare a maglia fa bene anche all'anima

Navigando un po' sul web ho trovato questo articolo mooolto interessante, che mi calza a pennello!

Sferruzzare fa bene alla salute. Lavorare a maglia, intrecciando i punti uno dopo l’altro per trasformare i gomitoli in sciarpe, maglioni e cappellini, è un po’ come recitare un mantra. Come meditare o pregare: il cuore rallenta, la pressione cala, i muscoli si distendono e lo stress se ne va. “La ripetizione automatica e ritmata del gesto dell’intrecciare i punti, come la ripetizione di una parola, una frase, un suono o un’attività fisica – spiega Emanuela Mancaglia, psicologa dell’Istituto clinico Humanitas di Rozzano (Milano) – esercita una risposta di rilassamento con diminuzione del battito cardiaco, della pressione sanguigna e della tensione nervosa.  L’esperta cita in particolare uno studio dell’università di Harvard: “Il lavoro a maglia è assimilato agli effetti della meditazione o della preghiera nel permettere il libero fluire dei pensieri. Pare infatti che la qualità ritmica e ripetitiva dell’intrecciare i punti, insieme al tintinnio dei ferri, possa somigliare a un mantra calmante”. Lavorare a maglia, insomma, è un toccasana contro le tensioni. Secondo gli scienziati favorisce una serie di reazioni chimiche nel nostro sistema nervoso, che inducono il rilassamento e danno una sensazione di tranquillità. Non solo. Srotolare matasse e farne maglioncini dà anche soddisfazione e può migliorare la considerazione di sé: “Raggiungere l’obiettivo che ci si è prefissati nel lavoro a maglia può aiutare a rafforzare l’autostima – riflette Mencaglia – come qualunque meta raggiunta con costanza e perseveranza”, dice. E nell’era della parità tra i sessi, vera o presunta che sia, lo ‘sferruzzo’ diventa un passatempo adatto anche a lui. “Credo che non esista nessun divieto per gli uomini che si sentono di intraprendere questo tipo di attività – afferma la psicologa – La difficoltà, al massimo, è legata più al rompere degli stereotipi riferiti a ruoli sociali, in cui questo tipo di passatempo è svolto prevalentemente dalle donne”, riflette. In generale, conclude, lo ‘knitting’ è consigliato “a tutti quelli che provano il desiderio di staccare dalla quotidianità, che vogliono rompere i ritmi frenetici e che cercano tranquillità. L’unica nota negativa è la postura ‘forzata’ da mantenere durante il lavoro, che in presenza di problemi alla colonna vertebrale, alle spalle, al rachide cervicale o alle mani e ai polsi, potrebbe peggiorare la sintomatologia”. E’ adatto alle donne in dolce attesa, mentre sferruzzano, creando maglioncini o scarpine per il nascituro, devono stare attente alla postura ma siamo sicure che sarà un piacevole momento di puro relax. Fonte (ADN Kronos 2009)

Tratto da volabimbo.wordpress.com

domenica 16 marzo 2014

Pied de poule

Non un normale scacco! Il suo nome viene dal francese, significa piede di gallina. 
Ci sono diversi schemi per realizzare il pied de poule. Io ne ho trovato uno semplificato per il lavoro a maglia o all'uncinetto.

Ho realizzato un maglioncino per mia nipote Paola! 
Eccola, con il cappellino coordinato!


Non è stato difficile realizzarlo, si tratta di una lavorazione jacquard, quindi con tanti fili dietro il lavoro. Quindi rispetto al rasato il punto pied de poule ha una minore resa. 

Il lavoro inizia con un bordo di colore scuro (il blu quest'anno mi piace proprio), e termina con un colore chiaro, rosa/beige. Per sfumare ho inserito anche qualche giro di grigio.

sabato 15 marzo 2014

Adoro il knit!

Ho sempre lavorato a maglia!
Da quando ero una bambina!
Ogni anno, anche se lavoro, ho una famiglia, sono Counselor, riesco comunque a completare 1 , anche2, maglie o accessori fatti a maglia, per me, per i miei figli, per i miei nipoti!

In questo blog mi piacerebbe parlare di lavori a maglia!

Difficoltà , tecniche nuove, filati preziosi, modelli e nuovi punti da sperimentare!

Pubblicherò foto di alcuni miei lavori, per cominciare!,,