martedì 13 maggio 2014

Granny square


Le Granny square sono quadrati realizzati all'uncinetto con diversi colori, molto in voga negli anni '70.
Tutti abbiamo avuto in casa un oggetto composto da diversi Granny square: una coperta, lo scialle della nonna, un cappello, una presina da cucina...

I colori e gli schemi cambiano nel tempo, ma per le appassionate di uncinetto questi motivi sono un punto fisso. Rappresentano un modo efficiente per utilizzare piccoli avanzi di lana rimasti dopo la realizzazione di progetti più impegnativi, ed i motivi base non richiedono una abilità eccessiva.

La definizione su Wikipedia dice:
"Granny square è una tecnica all'uncinetto per produrre quadrati di lana lavorando in cerchio dal centro verso l'esterno. Le granny squares sono tipicamente fatte a mano. Non c'è un limite teorico alla dimensione massima di una granny, generalmente se ne creano molte e piccole (chiamate "motivi") e si assemblano i pezzi per creare vestiti, borse, coperte afghane e altri tessili domestici.
Sono apparse ciclicamente nelle mode con un notevole picco nel 1970. [...]

Oggi la moda attinge un po' da tutti i picchi del secolo scorso, e la tecnica del Granny square può essere utilizzata per realizzare anche capi mooolto trendi.


Ecco un tutorial semplice per la realizzazione di una "mattonella"
(E' in spagnolo, ma non spaventatevi, è semplice da seguire !!!)

poi ... a voi la fantasia di realizzare nuovi capi!!!

lunedì 21 aprile 2014

Crochet - Bracelet




Farà caldo, farà freddo?
La primavera ci sta proprio facendo ammalare!
Metti la sciarpa, togli la sciarpa; prendi l'ombrello... Si lo avevo messo in macchina, .... Ah no,  l'ho scordato in ufficio (così poi mi ritrovo con 4 ombrelli in ufficio e mai nessuno quando veramente mi serve!)

Comunque la primavera sta arrivando, e la lana cede il posto al cotone, alla viscosa e al lino.


Lavorare a maglia diventa più impegnativo, allora preferisco l'uncinetto.

Sul web si trovano decine di tutorial per realizzare braccialetti ed altri accessori facili e veloci.


Ho realizzato questi Crochet - Bracelet veramente in poco tempo.




Li ho realizzati in due versioni, uno, più semplice, con l'aggiunta di perline, l'altro,  leggermente più complesso, l'ho lasciato così!


sabato 5 aprile 2014

Cappellino e sciarpa per Luigi


Quest'inverno ho realizzato sciarpa e cappellino per mio nipotino Luigi.
Luigi è un piccolo lord, sia per l'aspetto: caschetto biondo e occhi azzurri, sia per il temperamento: schivo, silenzioso, meticoloso nei suoi impegni.
Questo completo blu e grigio è stato eseguito con un punto mélange molto interessante secondo me.
L'ho realizzato così:
Numero di maglie multiplo di 4,
Bordo eseguito con lana blu, punto coste1/1 per 6cm circa.
Poi il punto mélange:
¥
Con il filo blu:
Primo ferro: *due maglie diritte e due rovescie* , ripetere da*a * fino alla fine.
Secondo ferro:  *due maglie diritte e due rovescie* , ripetere da*a * fino alla fine
Cambio filo.
Con il filo grigio:
Terzo ferro:* due meglio rovescie e due maglie diritte* ripetere da*a* fino alla fine
Quarto ferro:  .*due maglie rovescie e due maglie diritte* , ripetere da*a* fino alla fine
 ( in questo modo si creano tanti quadratini , ( punto riso 2x2)).
¥
Ripetere da ¥ a ¥ fino a raggiungere  la lunghezza desiderata.

Vi invito a provarlo!!!

sabato 29 marzo 2014

Fashion knit week!




Chi dice che il knit sia un argomento da "nonnine" ?

Il knit sta contagiando anche le passerelle più importanti del mondo !


Da Londra, la London Fashion Week ospita molti stilisti emergenti che vanno sicuramente tenuti d’occhio. L’edizione appena passata si è tenuta dal 14 al 18 Febbraio e, tra una passerella e l’altra, si è fatto notare il trio di stilisti (Sid Bryan, Joe Bates e Cozette McCreery) che sono l’anima di Sibling, brand dedicato proprio al knitwear.
Oltre alla maglia, stracciata in uno stile tra il punk e il post-apocalittico, con capi che apparentemente sarebbero stati perfetti per le comparse di un Mad Max qualsiasi ma che, in realtà, sono studiati al punto da aver richiesto ognuno un centinaio di ore per essere realizzato, troviamo anche delle gonne di pizzo all’uncinetto dai colori anni ’80, indubbiamente sexy ma, magari foderate, più facili da indossare nella quotidianità inurbata. Ispiriamoci e iniziamo i lavori per l’estate!


See more at http://blog.leiweb.it/hobby-e-casa/2014/03/28/sister-by-sibling-knitwear-crochet-fashion/

mercoledì 26 marzo 2014

Lana Metropolitana




Quando lavoriamo a maglia, ci rilassa il gesto, ci rilassa il rumore del ferro che batte sull'altro, sia esso di legno , di metallo o di plastica. Ma uno dei piaceri è il contatto con il filo!
La lana è un materiale caldo, che richiama la tenerezza, la dolcezza e quindi l'accoglienza, la lana trasmette empatia!

Non è quindi banale la scelta del filato.

Oltre alla lana ci sono filati di cotone, viscosa, con componenti di seta o di lino. E per ciascuna di queste fibre ci sono mille varianti, dal colore alla tecnica di filatura.

Sul web ho trovato addirittura una Lana metropolitana!!!

Già perché proviene da pascoli che si trovano ..... a Londra!
Avete capito bene, direttamente dalla Isola dei cani di Londra.

Sul sito slowear.com ( vi consiglio di visitarlo, è molto elegante e creativo) ho visto pubblicata la promozione della lana di Mudchute park and farm. Una lana prodotta in quantità limitata e acquistabile on-line.

( see more at: http://www.slowear.com/it/lana-metropolitana/)

domenica 23 marzo 2014

Reperto #3: un cappellino di lana


Riporto dal sito leparole.terre.it un racconto di Francesca Scotti: ....



"Non solo quel cappellino è mio, ma era anche il mio preferito quando ero piccola" dico a mio fratello, chinandomi sopra la sua testa. "Non è tuo, hai capito?"
Mamma ha ricevuto una telefonata sul cellulare così si scansa dalla carrozzina e mi fa cenno di spingere.
"I paraorecchie a forma di orso me li aveva aggiunti la nonna. Tu non l'hai neanche conosciuta la nonna. Sapessi che torta di mele deliziosa faceva."
Mio fratello e io abbiamo cinque anni di differenza. Gli parlo dall'alto, lui è bloccato dai lacci del passeggino e cerca di girarsi per guardarmi. Ma io cerco di nascondermi, mamma ride al telefono mentre continuo a spingere.
"Me ne dava sempre due fette, con un bicchiere il latte e cioccolato." Mio fratello piagnucola, io scuoto un po' il passeggino. "Zitto" sussurro. Lui afferra il cappellino, lo butta per terra.
"No cappellino, voglio la torta!"
Se mi fermo la mamma si accorge, così vado oltre, passo sopra gli occhi dell'orso, una ruota schiaccia la lana.
Mamma mette il telefono in borsa. 
"Eccoci a casa!"
Va da mio fratello per liberarlo dal passeggino. 
"Che fine ha fatto il cappellino?"
Faccio una sceneggiata: non solo quello era il mio cappellino, ma era anche il mio preferito. Era un ricordo della nonna.
"Perchè lo hai dato a lui?" dico tra i singhiozzi.
Mamma mi abbraccia.
"Ora calmati"
La stringo, le piango su una spalla: "Mi compri la torta di mele come quella che faceva nonna?"
"Va bene, quando torna a casa papà esco a prenderla."
Penso alla nonna, al mio cappellino, e al buio.
"Però a lui niente torta, così impara."


© testo e foto Francesca Scotti




Perché "Oggetti ritrovati"?
Gli oggetti persi o abbandonati mi incuriosiscono. Un guanto in mezzo alla strada non è solo fuori posto, sembra anche più ingombrante. Un orecchino con gemme di vetro che brilla nell’erba pare più prezioso e un frigorifero in fondo a una scarpata è inquietante. Forse queste sensazioni nascono dalle storie che avvolgono gli oggetti. Oggetti che per qualcuno sono diventati un fantasma, un’assenza, ma che per me che li incontro rappresentano l’ingresso a un mondo nuovo. Ed è proprio questa la strada che desidero prendere: raccontare le loro storie. Inventate, certo. O forse suggerite. 
(Nessun oggetto è stato maltrattato o volutamente abbandonato per la realizzazione di questi post).

 See more at: http://leparole.terre.it/articoli/categoria/0/post/163/reperto-3-un-cappellino-di-lana#sthash.K3VZ2MjQ.dpuf


sabato 22 marzo 2014

Fare a maglia fa bene anche all'anima

Navigando un po' sul web ho trovato questo articolo mooolto interessante, che mi calza a pennello!

Sferruzzare fa bene alla salute. Lavorare a maglia, intrecciando i punti uno dopo l’altro per trasformare i gomitoli in sciarpe, maglioni e cappellini, è un po’ come recitare un mantra. Come meditare o pregare: il cuore rallenta, la pressione cala, i muscoli si distendono e lo stress se ne va. “La ripetizione automatica e ritmata del gesto dell’intrecciare i punti, come la ripetizione di una parola, una frase, un suono o un’attività fisica – spiega Emanuela Mancaglia, psicologa dell’Istituto clinico Humanitas di Rozzano (Milano) – esercita una risposta di rilassamento con diminuzione del battito cardiaco, della pressione sanguigna e della tensione nervosa.  L’esperta cita in particolare uno studio dell’università di Harvard: “Il lavoro a maglia è assimilato agli effetti della meditazione o della preghiera nel permettere il libero fluire dei pensieri. Pare infatti che la qualità ritmica e ripetitiva dell’intrecciare i punti, insieme al tintinnio dei ferri, possa somigliare a un mantra calmante”. Lavorare a maglia, insomma, è un toccasana contro le tensioni. Secondo gli scienziati favorisce una serie di reazioni chimiche nel nostro sistema nervoso, che inducono il rilassamento e danno una sensazione di tranquillità. Non solo. Srotolare matasse e farne maglioncini dà anche soddisfazione e può migliorare la considerazione di sé: “Raggiungere l’obiettivo che ci si è prefissati nel lavoro a maglia può aiutare a rafforzare l’autostima – riflette Mencaglia – come qualunque meta raggiunta con costanza e perseveranza”, dice. E nell’era della parità tra i sessi, vera o presunta che sia, lo ‘sferruzzo’ diventa un passatempo adatto anche a lui. “Credo che non esista nessun divieto per gli uomini che si sentono di intraprendere questo tipo di attività – afferma la psicologa – La difficoltà, al massimo, è legata più al rompere degli stereotipi riferiti a ruoli sociali, in cui questo tipo di passatempo è svolto prevalentemente dalle donne”, riflette. In generale, conclude, lo ‘knitting’ è consigliato “a tutti quelli che provano il desiderio di staccare dalla quotidianità, che vogliono rompere i ritmi frenetici e che cercano tranquillità. L’unica nota negativa è la postura ‘forzata’ da mantenere durante il lavoro, che in presenza di problemi alla colonna vertebrale, alle spalle, al rachide cervicale o alle mani e ai polsi, potrebbe peggiorare la sintomatologia”. E’ adatto alle donne in dolce attesa, mentre sferruzzano, creando maglioncini o scarpine per il nascituro, devono stare attente alla postura ma siamo sicure che sarà un piacevole momento di puro relax. Fonte (ADN Kronos 2009)

Tratto da volabimbo.wordpress.com

domenica 16 marzo 2014

Pied de poule

Non un normale scacco! Il suo nome viene dal francese, significa piede di gallina. 
Ci sono diversi schemi per realizzare il pied de poule. Io ne ho trovato uno semplificato per il lavoro a maglia o all'uncinetto.

Ho realizzato un maglioncino per mia nipote Paola! 
Eccola, con il cappellino coordinato!


Non è stato difficile realizzarlo, si tratta di una lavorazione jacquard, quindi con tanti fili dietro il lavoro. Quindi rispetto al rasato il punto pied de poule ha una minore resa. 

Il lavoro inizia con un bordo di colore scuro (il blu quest'anno mi piace proprio), e termina con un colore chiaro, rosa/beige. Per sfumare ho inserito anche qualche giro di grigio.

sabato 15 marzo 2014

Adoro il knit!

Ho sempre lavorato a maglia!
Da quando ero una bambina!
Ogni anno, anche se lavoro, ho una famiglia, sono Counselor, riesco comunque a completare 1 , anche2, maglie o accessori fatti a maglia, per me, per i miei figli, per i miei nipoti!

In questo blog mi piacerebbe parlare di lavori a maglia!

Difficoltà , tecniche nuove, filati preziosi, modelli e nuovi punti da sperimentare!

Pubblicherò foto di alcuni miei lavori, per cominciare!,,